Conigli & Conigli

Mi fido solo dell’erba pulita

Conigli biologici: è possibile allevarli?

Posted by conigliopoli su 14 Maggio 2007


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L’autore di questo breve manuale, diplomato in agraria, ha trascorso più di venti anni della sua vita intento a condurre direttamente un allevamento intensivo di conigli di medie dimensioni, durante i quali, riscontrate e subite tutte le peggiori brutture che tali allevamenti necessariamente comportano, complici le spietate leggi di mercato, ha maturato la decisione di restituire in qualche modo ai conigli la dignità della loro breve esistenza, ed alle persone, la possibilità di conoscere come produrre un alimento genuino e realmente auto controllato. Ora le Leggi sanitarie, in nome di un millantato pseudo-garantismo della salute pubblica non permetterebbero più a nessuno di allevare ed ancor più macellare in proprio gli animali allevati, ma con questo piccolo contributo si vuole solo portare a conoscenza dell’opinione pubblica il fenomeno per cui talvolta anche leggi pur giustamente promulgate possono servire a far dimenticare i veri principi su cui dovrebbe fondarsi una retta cultura ed a sostituirli con dei surrogati squallidi che hanno la sola prerogativa di rendere l’uomo ancor più dipendente dal sistema, assolutamente dipendente perchè reso forzatamente IGNORANTE di quello che sta davvero alla base dei processi produttivi che si fondano sulla collaborazione umana con la natura e le sue leggi. Guardare al futuro è bene, ma senza dimenticare il passato e soprattutto senza credere di poter  impunemente irridere la giustizia che sta all’inizio di tutte le cose. Le cose scritte in questo sito possono servire anche a chi volesse allevare conigli da compagnia per goderne tutto lo splendore che solo da una corretta pratica di allevamento può provenire, ed in generale vorrebbero essere di principio, di esempio, per indicare all’uomo la possibilità un nuovo, diverso e ben più valido approccio con la natura ed i suoi esseri viventi perchè l’esistenza di tutti possa essere migliore.

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42 Risposte to “Conigli biologici: è possibile allevarli?”

  1. Matteo said

    salve a tutti e complimenti per la disponibilità di scabio di esperienze e curiosità. ho 3 domande da esporvi ; ho un maschio di colore bianco che però a gli occhi neri rispetto ai suoi simili che li anno rossi da cosa dipende? un’altra curiosita, ho un maschio di 6 mesi che quando entro nel recinto quasi mi assale mi cammina davanti mi segue a vista come un guardiano addiritura se faccio dei lavori mi si sdraia li vicino a controllarmi, posso capire che sia il suo territirio però mi sembra un comportamento un pò anomalo cosa ne pensate? intrucendo un maschio nuovo nel gruppo e levando il vecchio ho visto che i maschietti di 4-5 mesi hanno imediatamente attaccato il nuovo arrivato che però ovviamente essendo più grande contrattaccava e si difendeva vedendoli lottare ho levato i maschietti. Volevo sapere se è necessario levare i maschi manmano che crescono?

    • conigliopoli said

      Salve, i maschi quando cominciano a litigare non devono stare insieme, l’occhio nero è una questione di genetica, si vede che nel sangue di quel coniglio è presente una linea coi caratteri non albini che si è manifestata con quel particolare. Abbastanza normale. può succedere. Per quanto riguarda il maschio possessivo anche questo è normale, uno ogni tanto i conigli possono assumere atteggiamenti estremamente affettuosi o estremamente territoriali.

  2. mauriziolimone said

    innanzitutto complimenti per tutto questo e per averlo messo a disposizione di tutti.
    è da un pò di anni che accarezzavo il sogno di allevare conigli in garenna e saltuariamente ho letto e frequentato il forum, ora che posseggo un piccolo appezzamento di terreno mi ci vorrei cimentare.
    sarei interessato all’acquisto di una coppia di riproduttori, se c’è possibilità ci contattiamo via mail lemonshot@alice.it
    grazie ed a presto
    maurizio

    • conigliopoli said

      Buongiorno, purtroppo per quest’anno non ho conigli disponibili data la piccolezza del mio allevamento sono già tutti destinati fin dalla primavera.
      La ringrazio.

  3. mattia said

    Buongiorno Claudio
    innanzitutto complimenti per il tuo lavoro con i conigli! Il tuo sito insegna che c è sempre da imparare!
    io sono Mattia uno studente di veterinaria da molto appassionato di conigli,animali che ormai conosco abbastanza bene.
    volevo farti 2 domandine. la prima se è possibile attivare lo stesso tipo di allevamento con conigli nani.(non a scopo alimentare) e se m potresti dare una dritta per cercare uno spazio da adibire a tale allevamento ( in affitto o vendita).
    Vedi io sono d lecco e sul web non trovo piccoli terreni in affitto.Sai se c si può rivolgere a qualche ente o altro.
    grazie per l’ attenzione.

    Mattia

    • conigliopoli said

      Ciao Mattia, non ho grandi esperienze dirette per quanto riguarda i Conigli nani, ma tutto mi dice che dovrebbe essere molto più facile adattarli al modo naturale. Per quanto riguarda i terreni in affitto non posso esserti d’aiuto in quanto sono fuori dal giro dell’agricoltura da molto ormai e poi no abito nella tua zona. Devi rivolgerti a qualche privato secondo me e comunque non ci vuole molta superficie se acquisti il fieno e l’erba da fuori. Inoltre il terreno dovrebbe essere in prossimità di abitazioni perché è meglio sorvegliare… sia a causa di animali sia a causa di uomini.

      • mattia said

        buongiorno Claudio, l’unica cosa che temo per i nani sono le temperature..soprattutto l inverno che spesso è molto rigido!però se avrò modo sperimenterò! anche perchè potrei contribuire con informazioni riguardanti l allevamento di conigli nani! per quanto riguarda il posto, m sono attivato per cercarlo. per ora ho una conoscente che m deve dare una risposta. ma comunque a costo d suonare casa per casa qui nei paraggi, lo troverò!anche perchè nel cortile d casa non posso metterne altri. Ho un altra domanda. Eliminando il pellet ,anche le femmine gravide o in lattazione le alimento ad erba/fieno? oppure necessitano aggiunta di qualche alimento più sostanzioso? inoltre credi sia normale che il maschio che ho mangi molto molto meno della femmina?
        grazie dei preziosi consigli!

      • conigliopoli said

        Se i conigli hanno possibilità di scavare tane sotto terra ed un pagliaio a disposizione non mi preoccuperei del freddo dato che in biologico sviluppano pellicce con caratteristiche anche di impermeabilità superiori che non in allevamento intensivo. Devono naturalmente avere il tempo di adattarsi ed acclimatarsi. Certo dovrebbero poter prendere un po’ di sole quando c’è. Per l’alimentazione: se dai erba verde, fieno di medica o di montagna, rametti di alberi eduli, non necessitano integrazioni; al massimo un po’ di fioccato misto di orzo-soia-pisello ma senza presenza di crusche o altre integrazioni. Anche di solo orzo va bene ma solo durante i mesi più freddi e che i piccoli non ne mangino. Tieni presente che i conigli devono poter scavare perchè mangiano anche dal terreno qualcosa di tanto in tanto. Per le differenza di quantità di cibo tra maschio e femmina, se la femmina è gravida e magari contemporaneamente sta allattando la prole ti dico soltanto che in allevamento intensivo un maschio mangiava 130 gr. di mangime pellettato, un femmina in produzione arrivava anche a 900! Naturalmente vale se il maschio è sano.
        Sarebbe piaciuto anche a me provare coi conigli nani, visto che ce ne sono di bellissimi, ma purtroppo non ho molte possibilità e devo accontentarmi di questo allevamentino.
        Tanti auguri per l’impresa; i tuoi dati ed osservazioni saranno sempre di interesse.

      • mattia said

        Ti ringrazio per l augurio.Sperando che l ‘impresa possa iniziare presto..per ora la femmina è gravida.ma anche prima la differenza era evidente in quanto la femmina è decisamente piu “ingorda”.Ma comunque entrambi sembrano godere di ottima salute!Anche se per esperienza so che spesso questi animali possono presentare patologie poco evidenti nei sintomi!sarò comunque ben felice di comunicare eventuali osservazioni! se avrò altri dubbi non esiterò a chiedere poichè su questo sito ho trovato informazioni utili,serie e soprattutto non convenzionali basate sull’esperienza diretta!
        grazie nuovamente
        a presto

  4. Gianluigi said

    Salve Claudio, non capisco cosa stia succedendo…o meglio ho un dubbio ma non so se effettivamente può essere così. Ho due gruppi di conigli, uno vive all’aperto, ha sempre vissuto all’aperto, non da me ma da una persona che ora ha smesso di tenere gli animali da cortile conigli compresi, li ho presi io e li ho messi in un recinto all’aperto. Sono 3 femmine e due maschi, quì al momento va tutto bene. Nelle gabbie ho una coppia di Californiani, una copia di Zelandesi, altri nati da incroci con conigli nostrani femmina con maschio di Fulvo o maschio California. Chiaramente i soggetti di razza (avevo anche la femmina di Fulvo….morta di parto)arrivano da allevamenti con mangime. L’ultima nidiata nata con il maschio Fulvo e una nostrana è di dicembre, 6 coniglietti. Stavano tutti benissimo, sono arrivati fino ad ora mangiando fieno ed orzo,adessso che c’è do acacia e un po’ di salice…..ieri ne ho trovato uno morto con liquido al naso e liquido che usciva dall’ano… La roba verde??? Acqua sempre a disposizione…..
    Grazie, Luigi

    • conigliopoli said

      In gabbia è più facile che si ammalino causa il fatto che calpestano sempre quel posto ed in più mancano gli agenti naturali. Fare diagnosi senza autopsia è azzardato. La roba verde non mi ha mai causato problemi all’aperto, in gabbia non saprei. ci sono tante cose che andrebbero verificate e comunque qualche morte può esserci ogni tanto specie se l’affrancamento non è completo.

  5. Gianluigi said

    Salve Claudio, circa un mese fa ho scambiato (quì da noi si fa così, nessuno con più di 50 anni ti venderebbe mai un coniglio vivo…dicono porti male…:-))) un maschio con una femmina. Ho fatto lo scambio con una signora di una certa età che dice di dare ai suoi conigli solo fieno e orzo. Oggi la coniglia è morta…aveva liquido dal naso e dalla bocca….non sarà perchè do roba verde (acacia, salice e erba medica)? Ho notato che negli ultimi due giorni è aumentata molto la temperetarura anche quì (800mt) e i conigli bevono molto…..
    La tua impressione? Grazie.
    Luigi

    • conigliopoli said

      E’ probabilmente una forma di raffreddore scoppiata a causa del caldo. L’acqua in condizioni normali non è un male per i conigli, può darsi che se prima dalla signora non ne avevano a disposizione ne abbiano bevuta troppa con conseguente squilibrio, ma la causa di quello che hai avuto per me è dovuta probabilmente ad una bella polmonite. Ti posso dire che da me fa pure molto caldo, mangiano erba verde tutto l’anno e bevono parecchio ma fatti come quello che ti è accaduto io li ho visti solo in allevamento industriale col mangime.Bisognerebbe sempre fare un piccola autopsia quando muore un animale, solo così si può fare una diagnosi relativamente esatta. devi esaminare lo stato di tutti gli organi, dal cuore la fegato all’intestino, all’utero per farti una idea sulla causa di quel malanno.

  6. Gianluigi said

    Hai perfettamente ragione, sul fatto che la coniglia non fosse in salute, sia che è “sufficiente” immmaginare come sarebbe l’animale da allevare in natura per poterlo allevare in modo giusto. La coniglia che mi è stata data gravida ha portato a termine la gravidanza in corso dopo circa una settimana, poi non ne ha più portate a termine, una volta ha avuto mastite dopo aver perso i coniglietti.
    Io ho 46 anni, e fortunatamente ho genitori che hanno sempre vissuto in campagna, ho visto andando dai nonnni, loro raccontano come si allevavano una volta gli animali (anche se con il coniglio gli alimenti devono essere o secchi e si può dar loro da bere o altrimenti con il verde niente acqua e tanti rischi), ma i ragazzi di oggi? Io quando dico che vado a raccogliere acacia, salice, erba medica in estate e do fieno d’inverno…..quasi gli interlocutori ridono dicendomi che meglio del mangime e dei cunifocchi non c’è nulla.Ora che ho liberato un maschio e 3 femmine(che ho trovato da un signore non lontano da cuì che li aveva liberi a terra) nel recinto esterno c’è la scommessa di quanto dureranno.
    Senza mangime o fioccati non si allevano più….prima morivano perchè queste cose non c’erano…per fortuna che ora ci sono…sono le risposte e le asserzioni delle persone con cui parlo…
    Luigi

  7. Gianluigi said

    Ciao, grazie per le risposte che gentilmente mi dai.
    Ma allora l’acqua che si forma nella teglia quando il coniglio viene messo in forno, è un difetto della carne dovuto agli antibiotici?? Mi hanno detto che è colpa mia perchè lascio l’acqua sempre a disposizione.
    Non capisco…non uso mangimi, ho usato una volta su consiglio del veterinario il Biostress nell’acqua(mancavano di vitamine)…..sarà passato un’anno o forse più.
    Luigi

    • conigliopoli said

      Salve, l’acqua che fa in cottura può anche variare e non essere patologica; l’acqua che geme in macellazione sicuramente lo è. In ogni caso la coniglia che mi hai descritto non era in salute. Non so esattamente cosa tu dia da mangiare oltre a quello che mi hai detto, ma possono essere anche delle malattie contratte molto tempo prima a causare tali stati. Sicuramente un coniglio che beve ne contiene di più di acqua di uno che patisce la sete, ma se mangia foraggio verde ciò non causa differenze. Cerca di immaginare come dovrebbe essere il coniglio in natura e capirai come bisogna allevarlo.

  8. Gianluigi said

    Ciao Claudio,
    Finalmente è arrivato il manualetto, lo sto leggendo e ci sto riflettendo sopra…..come ci siamo ridotti.
    Volevo farti una domanda; ho macellato una coniglia perchè non portava più a termine le gravidanze (4 volte).
    Ho notato durante la macellazione una quantità di liquido(sembra acqua)mentre la pelavo. Ho lasciato la carcassa appesa per farla asciugare dopo averla pulita,è asciugata con molta fatica…quasi tutto il giorno. La coniglia mi era sta data gravida l’anno scorso, io ho tato erba medica,fieno e varie foglie….a cosa può essere dovuto? Il fegato era striato di giallo e sembrava poroso.
    Grazie, Luigi

    • conigliopoli said

      Ciao, se, a quanto ho capito l’acqua era nel sottocute potrebbe essere un forma di edema sottocutaneo a quanto ne so. Non ho mai indagato sulle cause perché in allevamento intensivo accadeva raramente. Probabilmente oltre al fegato compromesso gravemente (potrebbe trattarsi di coccidiosi epatica oppure di cisticercosi da quanto mi descrivi), anche i reni non saranno stati in buona salute (molti antibiotici sfasciano i reni dei conigli per curare altre malattie) da cui l’accumulo di liquidi nel corpo che nel coniglio, visto il sottocute particolarmente ricettivo assume quella forma anche un po’ gelatinosa. Io non dichiarerei commestibile un simile animale. Anche alcune infezioni, magari in concomitanza, possono associarsi all’edema. Se invece lo stato del fegato è dovuto alla cisticercosi allora devi stare attento ai cani le cui feci non vadano a contaminare il foraggio; nel qual caso dovresti trovare attaccati agli intestini delle palline di trasparenza lattiginosa simili a uova di lumaca un po’ più grosse che sono la prova della infestione. Il fegato poroso, bisognerebbe comunque vederlo perchè potrebbe essere cirrosi oppure semplice steatosi. La steatosi viene quando si dà molto granturco a causa dei grassi che contiene.
      Non è possibile comunque fare una diagnosi precisa senza vedere i reperti e senza conoscere l’anamnesi della coniglia. Prova a cercare nel web delle fotografie per i termini che ti ho dato e guarda se indicativamente trovi qualcosa che assomiglia a quanto hai veduto, tenendo presente che le fotografie, raramente sono fatte bene e non rendono tante volte che uno degli aspetti che la malattia può assumere.

  9. Gianluigi said

    Ciao Claudio,
    Sto aspettando con impazienza il tuo libro…spero arrivi presto.
    Nel frattempo ho parlato con il padre del mio vicino di casa, signore vissuto quì in montagna sempre (800mt appennino piacentino) sempre, ora ha 89anni e alleva ancora i suoi 10/12 conigli uso proprio. Mi diceva che lui li ha sempre tenuti in stalla con le vacche, ora la stalla vecchia è disposizione dei conigli. Alimentazione usata; di tutto…acacia e salice sempre, foglie di rovere, di nocciolo e di pioppo. Usava il pane prima che si iniziasse ad usare il lievito di birra…come lievito, sembra di andare in un’altra epoca quando parlo con lui. Volevo chiedere il tuo parere sulle foglie di rovere,nocciolo e pioppo.
    Grazie della pazienza. Luigi

    • conigliopoli said

      Ciao, il coniglio è un animale estremamente adattabile ed anche frugale. Mangia i vegetali secondo una scala di gradimento sua propria che non è sempre uguale perchè dipende anche dalle abitudini acquisite. Io so che le foglie di rivere contengono molti tannini specie quando sono mature e la scienza direbbe che non vanno bene, ma se tu provi a darle e vedi che le mangiano non farti alcun problema, magari ottieni dei risultati migliori che non con la medica. Così è con tutte le altre specie vegetali. Se il coniglio riesce o è costretto ad abituarsi ne trae profitto. Ma i conigli di oggi non sono come quelli di una volta e bisogna sperimentare comunque. In ogni caso so che mangiano volentieri e con profitto le ghiande di quercia e credo che facciano assai bene durante la stagione invernale. Per gli altri vegetali non i sono problemi particolari che io sappia. Prova e vedi, al massimo te li lasciano lì. Comunque ascolta attentamente la testimonianza di quel signore anziano perché alle volte possono esserci elementi molto utili a capire certe cose. Però poi devi elaborare una tua scaletta di esperienze relativa ai tuoi conigli, al luogo, al clima ed alla vegetazione che hai a disposizione.
      auguri per l’allevamento

  10. Giuseppe said

    Deluso per la continua moria dei miei conigli (9 su 12) ho scoperto il suo sito ed ordinato subito il libro, che attendo con impazienza. Ho cercato di porre in atto subito qualche correttivo per cui ho abolito il pane secco ed il mangime pellettato. E’ rimsta solo l’erba di campo di circa 300 mq per i soli 3 conigli rimasti. Ho quindi seminato un po di erba medica che spero possa essere disponibile entro 15/20 giorni. Solo che all’interno del campo, lungo un lato di confine, ci sono una decina di oleandri ed oggi uno dei coniglietti ne gustava i fiori. Ho sempre pensato che la natura li ha dotati della capacità di scindere il cibo commestibile da quello tossico ma a proposito dei fiori di oleandro si possono ritenere anch’essi fortemente tossici o no? La ringrazio in antici se mi vorrà rispondere.

    • conigliopoli said

      Salve, occasionalmente il coniglio può mangiare o meglio assaggiare anche l’oleandro senza subire danno apparente. Tutto dipende da quanto ne mangia e dalla concentrazione dei principi tossici nella pianta. Per prudenza sarebbe meglio che non ne mangiassero, ma se qualche foglia o fiore è presente non credo sia una tragedia. Il pericolo potrebbe venire dalla indisponibilità di foraggio migliore che li costringe a mangiare molto oleandro. Valuti lei, il coniglio mangia occasionalmente anche il lauroceraso pure tossico senza subirne danno. I miei ogni tanto hanno qualche foglia di oleandro nel foraggio ma non ho mai avuto problemi. Le auguro di riuscire nell’affrancamento dei suoi conigli.

  11. Gianluigi said

    Ciao Claudio,
    fino ad ora ho allevato in gabbia ma senza mangimi, erba medica frescsa, acacia,salice e scarti d’orto quando ci sono o fieno di medica delle mie zone (prov. Piacenza 800mt slm) d’inverno con integrazione blanda di orzo. Volevo farti una domanda, da noi si dice che il sapore della crne del coniglio cambia molto in base alla sua alimentazione,quali sono gli alimenti (erbe o comunque vegetali) che aiutano a mantenere un buon sapore alla carne??
    Sto costruendo il recinto all’aperto 100mtq per liberare finalmente i conigli.
    Grazie di tutto, e perdona il disturbo.
    Luigi

    • Ciao, mi risulta da un vecchio libro di un francese che il ginepro comune sia per elezione la pianta utilizzata per aromatizzare le carni dei conigli in quanto sarebbero ghiotti delle sue bacche e se ne raccomanda l’impianto nelle garenne. Purtoppo qui da me non è possibile coltivarlo. Credo che abbia anche un certo potere anticoccidico. Altre buone erbe della tradizione contadina sono l’artemisia (erba legno) e l’alchillea oltre a tutte le ombrellifere coltivate e selvatiche (sedani, finocchi, carote, cumino etc,). Attenzione all’acqua di bevanda perché se fa le alghe conferisce sapore di pesce alle carni.

  12. Dario said

    Ciao, grazie della risposta, mi sa che non ho spiegato bene la situazione: il fieno non lo gradiscono molto, ma l’erba appena tagliata si, eccome! Ogni giorno foraggio abbondantemente con erba fresca (che la sbranano) mentre il fieno è sempre a disposizione come integrazione, ma non lo consumano molto, per lo più ci giocano e lo sparpagliano in giro. Magari è solo un fatto di preferenza alimentare. Riguardo le femmine presentavano esattamente i sintomi da te descritti, spina dorsale affilata ed incavatura sui fianchi. Il maschio invece è in ottima forma, direi che è quello che si è adattato meglio. L’altro giorno ho inserito una femmina allevata a terra presa all’esterno (alimentata senza mangimi ma con integrazione di cereali), vediamo se riuscirà ad adattarsi meglio alle nuove condizioni alimentari… Comunque perseverò con sola erba, verdure e fieno, vediamo come procede…

    A presto, ciao.

  13. Dario said

    Ciao Claudio, ti chiedo un consiglio. La vita in garenna procede, c’è stata qualche perdita ma si persevera… Ho notato però che nonostante i conigli appaiano in salute mi sembrano decisamente magri rispetto ad altri allevati con integrazione di fioccato e pane. L’alimentazione base rimane erba fresca, verdura e fieno (che per la verità gradiscono poco). Mangimi pellettati aboliti definitivamente. Cosa ne pensi di una piccola integrazione di pane secco o cereali fioccati? Se si in quali dosi? Ho inserito un paio di femmine ma le vedo calare di peso, non vorrei deperissero troppo…

    • conigliopoli said

      Ciao, bisogna vedere da cosa è causato il dimagramento. Se noti la schiena affilata e un infossamento ai lati della pancia potrebbe essere coccidiosi o qualche problema intestinale. Dare energia con pane e simili, per la mia esperienza, causa sempre un aggravarsi della malattia (certo ammesso che nel fioccato non ci sia qualche medicamento). Certo è che non ti è garantita nemmeno così la sopravvenienza e la guarigione delle femmine. Se vuoi passare al biologico però quella è la via obbligata. Il fatto che non gradiscano erba e fieno mi pare molto, molto strano. Mi da l’impressione che siano per nulla affrancate o che in qualche modo riescano ancora ad accedere ad altri cibi. In questo caso controlla bene, dagli il tempo e dopo il dimagramento, se non muoiono, le vedrai tornare progressivamente allo stato di salute. Ricordati che anche le feci di quelli che mangiano diversamente non devono finire nello stesso ambiente dove tieni i bio perché veicolano i germi e le tracce degli antibiotici eventuali modificando l’ambiente microbico.
      Se vuoi i conigli grassi perché non li allevi come gli altri? Per il bio puro ci vuole molta pazienza

  14. Dario said

    Grazie della risposta. I conigli sono a terra, in una garenna di circa 40 metri quadri. Ho interrato dei pozzetti di plastica con tubo di accesso in previsione della gravidanza, e sistemato dei bidoni (quelli blu per raccolta acqua)che dovrebbero fungere da riparo: non entrano nè nei bidoni nè nelle tane. Tra neve e pioggia ho paura si becchino qualche malanno.
    Il maschio ha 7 mesi, la femmina 4. Ho paura che non sappiano nemmeno cosa sia il fieno, lo scartano e mangiano solo mangime. Proverò a scalarlo in un paio di giorni. Ho messo dei rami di lauro appassiti, scarti di patate e cipolle: niente, anche quelli non li considerano. Abito in Piemonte, in prossimità del Lago Maggiore, ad una altitudine di 700 metri. Comunque clima secco, non umido. Il bosco è prevalentemente di castagno e betulla, al momento non c’è molta neve, circa 5 cm. La nevicata più abbondante di qust’anno è stata circa 30 cm. Chi teneva conigli dalle nostre parti, prima dell’avvento dei mangimi, praticava un finissaggio a base di ghiande e castagne un paio di mesi prima della macellazione: che ne pensa?
    Speriamo inizino ad usare i ricoveri…

    • conigliopoli said

      Strano che non mangino nemmeno le scorze di patate di cui sono ghiottissimi. Allora tolga il mangime prima possibile, anche se restano a digiuno per qualche giorno (3-4) non succede nulla, a meno che non abbiano in corpo qualche malattia tenuta ferma dal mangime e dai suoi presidi. Se riesce a reperire dei cavoli o delle verze o i loro scarti provi a darglieli ed abbia pazienza che vedrà mangeranno. Per il finissaggio a ghiande e castagne penso sia la cosa più bella del mondo, penso che però prima che le mangino debbano essere completamente affrancati dal mangime e dai suoi appetibilizzanti. Poi occorreraà abituarli. Per i malanni, non è certo il freddo che li fa ammalare, piuttosto, potrebbero non avere ancora il pelo giusto per la pioggia ma se non muoiono lo faranno eccome! Anche la betulla tenera in rametti penso sia appetita dai conigli specie in inverno. Magari si poteva tentare in una stagione migliore, all’inizio della primavera, ma non è impossibile che riesca nel suo intento anche ora.
      cordiali saluti

      • dario said

        Salve
        è passato quasi un mese e i conigli sopravvivono alla grande, spero di ritenerli fuori pericolo…
        Da quando ho tolto il mangime, non potendosi rimpinzare più di quello, hanno iniziato a mangiare fieno e verdure. I ricoveri ancora non li usano e in questi giorni è uno spettacolo vederli scavare sotto la neve in cerca di radici: non ho ancora capito se sono incoscienti o se la natura sa di per sè cosa è bene e cosa è male. Essendo ancora vivi, sto iniziando seriamente a pensare che siano più nocivi mangimi e spazi ristretti che non pioggia, neve e vento…

      • conigliopoli said

        Bene, sono veramente contento per te. Non preoccuparti se non usano i ricoveri che hai preparato e preferiscono stare all’aperto, fanno così anche i miei e non soffrono in nulla. Oggi nevica bagnato e li vedo sempre fuori coi piedi nel molliccio della neve sciolta, sebbene abbiano una tettoia piena di paglia dove stare all’asciutto. Ora il prossimo passo da seguire attentamente sarà la stagione riproduttiva. Io ti consiglio di acidificare sempre col 5% di aceto naturale l’acqua di bevanda appena il freddo diminuisce, di non somministrare alcuna forma di alimento energetico; solo erba fieno, e frutta eventualmente. Per quanto riguarda i mangimi sai come la penso. Vedrai che le intemperie non sono un problema per i conigli biologici almeno fino a quando non li dovessero annegare. Tieni presente, a meno che tu non sia molto fortunato, ed è sempre possibile, che potrai dirti abbastanza al sicuro da malattie nascoste dopo 1-3 ricambi generazionali. E’ anche possibile che al primo parto i piccoli muoiano entro breve, ma non preoccuparti, se sono sani si rimetteranno a farne di nuovi entro qualche giorno. Auguri e tienimi informato

        ciao

      • dario said

        Salve Claudio,
        la femmina (primipara) ha partorito: problema. Nella garenna, come tane, avevo predisposto dei pozzetti di plastica interrati ispezionabili, imbottiti di paglia. Come dicevo, la femmina ha partorito un coniglietto fuori dalla tana (morto)e altri cinque nella tana (al momento vivi). Il problema è che ha tolto gran parte della paglia ma non si è strappata il pelo per fare il nido. Il maschio, come mi avevi consigliato, l’ho lasciato in garenna. Che faccio? Aggiungo paglia nel nido? Il maschio lo lascio comunque?
        Ciao, Dario.

      • conigliopoli said

        Salve, il maschio lo puoi lasciare o togliere, come preferisci. Io lo lascerei. Piuttosto il fatto che non si sia cavata il pelo è indice che non è ancora a posto con i suoi ormoni. Può accadere talvolta che se lo cavi anche dopo qualche giorno, ma in genere, a quanto ne so, quando non c’è il pelo manca anche il latte cioè è scarso. Succede con le primipare ma anche per il fatto della sospensione del mangime. Non preoccuparti di aggiungere altra paglia a meno che i coniglietti non siano completamente sprovvisti. Allora cerca di rassettare un po’ il nido. Comunque se vedessi che i piccoli non stanno tutti uniti nel nido ma si sparpagliano ostinatamente e non sono ben caldi ed asciutti, lasciali perdere perché facilmente moriranno. E’ meglio ricominciare con una nuova covata che non tentare di tirare avanti con animali che non hanno le carte in regola. Lasciando il maschio, se la covata non andasse a buon fine la femmina dovrebbe essere ingravidata nel più breve tempo possibile.
        Ciao

      • dario said

        Ok, grazie della risposta. La nidiata è stata persa, il maschio l’ha già coperta di nuovo, vedremo tra un mesetto… Ho pensato che essendo stata cresciuta a mangime ha raggiunto la maturità sessuale prima del ciclo naturale (è stata coperta a 4 mesi) ed ora che si nutre naturalmente non ha voluto sprecare energie ritornando ad un ritmo di vita più consono al suo organismo.
        Ciao e grazie ancora della disponibilità.

      • conigliopoli said

        Ciao, non darti problema per la covata persa. Quello che hai detto è giusto. Prosegui imperterrito con l’alimentazione vegetale e quando avrai dei figli validi da quei due riproduttori prendi i migliori, magari un maschio e 2-3 femmine e rimpiazza i genitori. Così si ottiene l’affrancamento completo entro un numero variabile di generazioni successive. La razza si rinforza sempre più ad ogni ricambio generazionale. L’importante è giungere ad una prima generazione, anche di pochi o pochissimi soggetti sani in grado di sopravvivere a sola erba e poi di riprodursi. Credo che prima o poi dovresti riuscirci. Soprattutto devi giungere a cambiare la femmina, che è quella più importante per la trasmissione delle malattie e delle impostazioni.

  15. Dario said

    Buongiorno Claudio,

    Ho inserito i conigli in garenna l’altro ieri e mi si sono presentati due problemi. Premetto che sono animali acquistati cresciuti in gabbia all’esterno ed alimentati (purtroppo) con mangime.Vorrei passare ad una alimentazione naturale e pensavo di scalare il mangime fino a toglierlo nel giro di una settimana, ma non mangiano il fieno e ho paura che tolto il mangime facciano lo sciopero della fame!
    Come ricovero ho predisposto dei bidoni dell’acqua con all’interno una lettiera di foglie secche (abito in mezzo ai boschi e ho difficoltà a reperire e trasportare paglia). Sono due giorni che nevica ma nei ricoveri non ci vanno, se ne stanno fuori a prendersi la neve.
    Per il resto sembra stiano bene. Che faccio?
    Grazie ancora, Dario.

    • conigliopoli said

      Buongiorno, i suoi conigli devono semplicemente abituarsi. Lo scalare il mangime non serve a nulla ma lo può fare nel giro di qualche giorno. Parta con 30 gr. di mangime e se può metta nel recinto rami verdi di qualche pianta dolce come ad esempio il frassino o quello che trova. Inoltre dia se può scarti di frutta e verdura per abituarli a mangiare i vegetali interi. Non so che grado di assuefazione al mangime possano avere i suoi conigli, certo è che la crisi la faranno e potrebbero anche non sopravvivere perché devono rifarsi la microflora intestinale adatta alla nuova alimentazione. Benissimo anche le foglie secche che loro rosicchiano di tanto in tanto. Sarebbe bene che potessero accedere anche alla terra.
      Mi faccia sapere anche a che altitudine si trova e che tipo di bosco c’è nella sua zona e quanta neve. Cordiali saluti

  16. Dario said

    Buongiorno Claudio,

    sto organizzando in questi giorni una garenna per procedere a un piccolo allevamento famigliare seguendo i metodi da lei consigliati. Inizierei solamente con un una femmina e un maschio, se i risultati saranno incoraggianti inserirò altre femmine. Abito in luogo montano, in inverno nevica abbondantemente, quindi volevo chiederle: i conigli potrebbero avere problemi ad uscire dalle tane innevate? Premetto che vorrei disporre un pozzetto di cemento con tubo di ingresso come nido. Altro dubbio: ci sono differenze significative tre i diversi tipi di fieno (es medica, prato stabile etc…)? Come impiegarli nel migliore dei modi?
    Spero non le risultino domande ingenue, la ringrazio anticipatamente.

    • conigliopoli said

      Buongiorno, non ho pratica di allevamenti con neve, ma certamente i conigli non hanno problemi ad uscire dalle tane visto che scavano facilmente anche in terreni duri. Il nemico principale è l’umidità, ma se lei abita in montagna dove il freddo è secco non dovrebbero esserci grossi problemi. Naturalmente sarà obbligo prendere conigli già acclimatati oppure inserirli giovani all’inizio della primavera e per l’invero costruire un pagliaio dove possano soggiornare coi piedi sulla paglia asciutta. Dovrà certamente tenere conto che durante l’inverno la riproduzione viene sospesa o molto rallentata. Per i fieni, può utilizzarli entrambi; quello di medica essendo più proteico e nutriente spingerà di più la lattazione durante i periodi di riproduzione; l’importante è che siano di buona qualità. Consiglio di aggiungere sempre un po’ di “verde” alle loro razioni.

  17. carloalberto said

    bravo hai azzeccato il concetto, ci sono dottori che predicano dall’alto di un pulpito solo per promuovere vendite. rispettiamo la natura che ci ripaga restituendoci salute. ho appena cominciato un mini allevamento di conigli nani, gli ho tolto quella robaccia insaccata e gli sto dando erba naturale e fieno di campo. grazie ancora leggendo le tue parole era come se parlassi io ciao carlo

  18. conigliopoli said

    E’ un libro che non parla di conigli ma viene dallo stesso autore.
    http://www.lulu.com/content/468823

    Per i conigli potrei farlo durante questo inverno.

    grazie

  19. Ludovico said

    Complimenti per tutto
    vorrei semplicemente sapere se ha pubblicato un libro e se si’ dove lo posso comprare, che vorrei tenermelo o fare un regalo a mio suocero.
    Grazie e buona vita
    Ludo

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